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null I Valori dell’Open Source. Il Punto di Vista di RIOS

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I Valori dell’Open Source. Il Punto di Vista di RIOS

22 aprile 2025

Di RIOS Team

Introduzione

Il 10 Aprile 2025, sul palco del World Plone Day, Valentina Del Prete, Direttrice Generale in Seacom e Responsabile dell’offerta di RIOS, ha delineato i valori che animano la Rete Italiana Open Source, evidenziando come collaborazione, trasparenza, indipendenza tecnologica e sostenibilità partecipativa siano gli elementi chiave per costruire un’innovazione solida e duratura. In un panorama globale segnato dalla concentrazione di potere nelle mani di poche grandi aziende tecnologiche, l’Open Source si afferma come alternativa resiliente, fondata non sul prodotto in sé, ma sulla condivisione delle competenze e sullo sviluppo collaborativo, per affrontare le sfide a tutela dell’autonomia, della libertà e della governance.

I Pilastri di Rios

Collaborazione, trasparenza, indipendenza tecnologica, sostenibilità e partecipazione non sono solo i principi promossi da RIOS, ma veri e propri capisaldi dell’ecosistema Open. Dal 2013 RIOS si fa portatrice di questi valori attraverso 9 aziende socie alle quali di recente si sono unite 5 nuove aziende partner, generando una rete in grado di rappresentare in Italia tutto l’ecosistema dell’innovazione Open Source di livello Enterprise. Realtà esperte che collaborano sviluppando per pubbliche amministrazioni e imprese, soluzioni digitali aperte, interoperabili e sostenibili, basate su software libero. 

Agire con l’Open Source: cinque linee guida pratiche

Agire con l’Open Source può rappresentare una sfida che Valentina Del Prete propone di affrontare con cinque azioni concrete. Una guida pratica in 5 punti per tradurre i valori dell’Open Source in scelte operative, affrontare con consapevolezza la complessità e fare un’innovazione veramente indipendente.

  1. Governance chiara
    Optare per prodotti che siano conformi alle specifiche OSI e dichiarino chiaramente la governance e le prospettive della versione Open Source, in modo da garantire che restino per sempre open nel midollo e non diventino fonte di vincoli imprevisti​.
  2. Indipendenza dai fornitori
    Avere la governance dei propri progetti e gestire il mantenimento dei propri sistemi, per essere indipendenti e poter cambiare partner senza interruzioni perchè, usando le parole della Del Prete:  “L’Open Source non ti obbliga, è come un matrimonio: tutte le mattine devi scegliere di volerlo ancora”​.
  3. Cloud con via d’uscita
    Se la scelta verte verso il cloud, progettare fin dall’inizio una strategia di portabilità dei dati e uscita dal cloud, in modo da mantenere il controllo ed essere al sicuro nel caso in cui le condizioni o i costi del provider cambino.
  4. Qualità e compliance normativa
    Richiedere ai prodotti Open Source le stesse garanzie e livelli di sicurezza e conformità verso norme e regolamenti (GDPR, linee guida AgID, ecc.) che si richiederebbero ai software proprietari.
  5. Interoperabilità
    Adottare protocolli aperti, formati dati documentati e analizzabili per favorire integrazione, riuso e coerenza tra sistemi diversi, in linea con la normativa per la PA.

Open Source: oltre la tecnologia, un cambiamento di cultura

Come raccontato da Valentina Del Prete all’World Plone Day, per RIOS l’Open Source è una vera e propria scelta culturale, non solo tecnica. 

Per questo RIOS continuerà ad essere presente per rispondere a dubbi e domande, raccontare casi di successo e best practice, per rafforzare insieme un ecosistema italiano dell’Open Source sempre più coeso, sostenibile e libero.


Puoi rivedere il video completo dell'intervento a questo link.

Buona visione!